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 Rassegna Campanili storici - Regione Toscana

AREA II - ARCHIVIO STORICO (ARS)

Cap. ARS-F16 - Rassegna campanili storici - Pag. ARS-F16.01

Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2008 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina


 

(PI) - Pisa: Torre pendente della Cattedrale

 

INDICE:

 

 

Per le notizie storiche sulle campane, fare clic qui.

 

I fondamenti di questo celebre e singolare edifizio furono gettati dopo la metà del secolo XII, come appare dalla seguente iscrizione, scolpita nella parete dell'arcata contigua alla porta d'ingresso, dalla destra di chi osserva:

 

 A.D.MCLXXIV. Campanile hoc fuit fundatum mense augusti.

 

Nelle cronache pisane e in antiche scritture dell'Opera, si trova che fu la vigilia di s. Lorenzo il giorno in cui fu dato principio alla fabbrica e che due ne furono gli architetti: Bonanno Pisano, quegli che aveva costrutto l'antica porta di bronzo del Duomo rimasta incendiata, e Guglielmo d'Innspruck.

La tradizione attribuisce all'architetto e scultore Tommaso Pisano, discepolo del celebre Andrea, l'ultimo ordine dove son collocate le campane, aggiunto circa alla metà del secolo XIV.

 

Una è la porta che dà accesso all'interno, sopra la quale si vedono alcune mezze figure di tondo rilievo, esprimenti la Madonna col Bambino e i santi Pietro e Giovanni, dell'antica scuola pisana. Presso alla detta porta, e segnatamente negli spazii delle due arcate laterali, trovansi scolpiti in bassorilievo tre animali, cioè un drago messo in mezzo tra un orso ed un irco da una parte, tra un orso ed un toro dall'altra: alcuni tengono la reiterazione di questi animali per un simbolico significato, altri per un capriccioso ornamento.

La forma di questa torre è cilindrica ed otto logge arcuate, vagamente spartite una sopra dell'altra, le girano intorno, sostenute da 207 colonne co' lor capitelli, che sono in parte di antica variata scultura.

 

Le quindici colonne del primo ordine, alte braccia 13 e mezzo, appoggiano al muro; le trenta di ciascuno de' sei ordini superiori sono isolate e si manifestano per la maggior parte avanzi di antiche fabbriche illustri. Lasciando queste fra di loro e il muro circolare una egual distanza, formano sei loggiati o peristilii che rendono la detta torre vaga, ornata e leggiera, d'intorno ai quali, mediante l'area che ne resulta, comodamente si passeggia.

Per una scala di 293 gradini ben comodi di marmo bianco, praticata nella grossezza del muro, si poggia dal basso fino al settimo ordine, in cui veggonsi architettate sei grandi finestre, che apron la luce alla parte interna, la quale presenta un concavo a guisa di vasto e profondo pozzo tutto di marmo, come nelle altre parti della torre, e tutto eseguito colla maggior perfezione.

 

Quivi si trova una ingegnosa scaletta a chiocciola di 37 scalini di marmo, che conduce dove posa l'ottavo ultimo giro scompartito nella superficie esterna da dodici colonne aventi sei grandi arcate aperte ed altre sei piccole più alte per uso delle campane, che son collocate nei vuoti degli archi, onde scemare l'ingombro dei legnami e rendere i bronzi più liberi e sonori. Il piano di quest'ordine è formato da volta reale, aperta nel mezzo con esagona finestra ferrata.

Girano al di fuori diversi scalini di marmo, l'inferiore dei quali, che piomba sulla cornice del settimo ordine, ha una ringhiera di ferro che fa comodo, sicurezza e ornamento.

Anche la sommità di quest'ultimo giro è da simil ringhiera opportunamente attorniata; e la sufficiente larghezza del marmoreo ripiano concede godibile la sorprendente veduta della sottoposta città, della circostante campagna, delle vaghe colline in lontananza a tramontana e levante, dei vicini Bagni termali, degli acquedotti e del mare.

Ma rapita poi resta l'attenzione, se di lassù si porta il guardo a contemplare la bella e gentile architettura interna del Campo–santo, monumento insigne della pietà de' nostri maggiori, di cui avremo fra poco a ragionare.

Le varie dimensioni dell'edifizio diligentemente riscontrate sono le seguenti:

Tutta l'altezza dal suolo, ond'esso si distacca, fino alla sommità dell'ultimo piano, presa dalla parte più elevata, è di: braccia 93 1/3 / metri 54,474

La larghezza della muraglia nella sua base sopra terra è di: braccia 7 – / metri 4,085

Al secondo ordine di: braccia 4 2/3 / metri 2,723

Al terzo ordine di: braccia 4 1/2 / metri 2,626

Agli ordini quarto, quinto, sesto e settimo di: braccia 4 1/4 / metri 2,480

Il diametro del pian terreno dell'interno vuoto è di: braccia 12 3/5 / metri 7,354

Nel restante del cilindro: braccia 13 1/4 / metri 7,733

La sua mirabile declinazione interna della linea perpendicolare è di: braccia 5 5/6 / metri 3,404

E l'esterna sua inclinazione è di: braccia 7 2/3 / metri 4,319

 

INDICE

 

 

 



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Bibliografia

Bib-ST-000 - Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni

Bib-ST-317 - Notizie desunte dal testo "Notizie sul campanile pendente", 1866, Anonimo

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