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 Teoria musicale

AREA I - ARTE TECNICO-SCIENTIFICA (ATS)

Cap. ATS-E03 - Musica - Pag. ATS-E03.09

Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2008 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina


 

 

Tono e diapason di una campana

 

Il  suono di una campana è il risultato della sovrapposizione di numerose frequenze di vibrazione del bronzo lungo l'altezza della campana, vedere anche pag. J02.01 - La nota della campana e le sue sfumature.

    La frequenza è il numero di oscillazioni al secondo (Hz).

 

    Quando si parla di tonalità si intende la nota fondamentale che produce una campana e che deve essere ben riconoscibile.

    A parità di altri fattori (come, lega, modalità di raffreddamento, ecc), la tonalità dipende dal rapporto tra diametro e volume interno; quindi considerando costante anche la forma, diremo che a parità di diametro la tonalità dipende dallo spessore.

 

    Da questa nota fondamentale parte una serie numerosa di suoi armonici, dovuti alla vibrazione delle parti superiori della campana, che rispecchiano precise scale.

    Spesso l'armonico che l'orecchio può distinguere facilmente è quello della terza (più alto di due toni dalla fondamentale) o dell'ottava, ma questo non significa che non ce ne siano numerosi altri.

    Addirittura se si percuote delicatamente la campana sulla gola (a circa metà altezza), spesso si ottiene direttamente proprio la terza, ovviamente con un timbro ferroso.

 

    Per le campane moderne c'è una tabella che lega diametro, peso e tonalità.

    Il modo tradizionale (obsoleto) per testare la tonalità di una campana è il diapason a cursori, che riesce a distinguere perfino differenze di 1/32 di nota (dividendo in 32 parti l'intervallo di un tono).

    Oggi si utilizzano frequenzimetri computerizzati che percepiscono frequenze di semitono in sottomultipli di centesimi, particolarmente validi ed efficaci per stilare una corretta valutazione della campana.

    Convenzionalmente la nota LA è quella vibrazione di 440Hz. Nel campo delle campane, per tradizione il DIAPASON è il LA di 435Hz; in tempi più remoti (oltre 2 secoli fa) il LA di riferimento era anche il 415 Hz.

 

    A parità di tonalità, ci possono però essere timbri diversi. Ad esempio un DO di una campana moderna suona in modo diverso dallo stesso DO di una campana del XV sec. Questo è dovuto, tra infiniti altri fattori, alla sagoma.

 


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Bibliografia

 

Bib-TS-067 - Ing. Arch. Michele Cuzzoni - Appunti di Fisica 2: Acustica – Facoltà di Ingegneria, Pavia - A.A. 1995-1996

Bib-TS-070 - Ing. Arch. Michele Cuzzoni - Appunti di Musica - Sannazzaro de' Burgondi - 1990

 

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