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 Famiglie di Fonditori storici - Regione Toscana

AREA II - ARCHIVIO STORICO (ARS)

Cap. ARS-G16 - Rassegna fonditori storici - Pag. ARS-G16.09

Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2008 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina


 

(PI) - Pisa - Famiglia Pisano

 

INDICE:

 

   Pisa, secoli XII-XIII.

Bartolommeo pisano dovette essere gran fonditor di metalli ed abile scultore ed architetto Poiché l'imperator Federico II fu molto vago dell'arti belle e poiché particolar cura pose in quella dell'architettura, fa molta lode al nostro pisano maestro che destinato fosse all'esecuzione dei nobili pensieri di quel monarca.

 

Devenendo all'arte di fonder metalli posseduta dal prelodato Bartolommeo, in una delle campane della Basilica d'Assisi leggesi:

 

"A. D. 1239. F. HELIAS FFCIT FIERI. BARTOLOMEUS PISANUS ME FECIT CUM LOTERINGIO FILIO EJUS."

 

Il P. Della Valle, oltre a una tale iscrizione, riporta la seguente ch'era in una grossa campana fatta d'ordine di Gregorio IX pel vecchio campanile di S. Francesco di Siena:

 

"XPS VICIT. etc. A.D. 1228. BARTHOLOMEUS PISANUS ME FECIT etc."

 

La campana più non esiste, ma l'iscrizione si conserva nell'archivio di quel convento, ottimo provvedimento che di rado si osserva.

 

Le campane entrambe della parrocchia di S. Cosimo riformata di fresco hanno la seguente iscrizione se il millesimo si eccettua. Or se questa con tante altre pel solito destino si disperde godiamo che resti ne' nostri fogli impressa.

 

XPS.etc. BARTHOLOMEVS PISANVS ME FECIT. A. D. MCCXLVIII.

 

Appartengono al sopraencomiato Bartolommeo i seguenti versi:

 

"A.D. MCCLIII. XPS. VICIT. XPS. REGNAT XPS. IMPERAT. BARTHOLOMEUS PISANUS ME FECIT. AVE MARIA GRATIA PLENA DNS TECUM BENDCA TU IN MULIERIS. ET BNDCS FRUCTUS VENTRIS TUI."

 

Queste parole segnate con bei caratteri si leggono nella campana grossa di un bel getto e di grato suono della chiesa di S. Michele, circa un miglio distante da Pisa.

 

Oltre le pisane iscrizioni di tal genere, non ne mancano altre atte a comprovare la perizia nel fonder metalli del nostro Bartolommeo, e dobbiamo alla gentilezza del sig. Antonio Ormanni direttore del Museo e della Libreria pubblica di Volterra quella che adorna una campana della badia di S. Galgano, presso alla città. Ella è la seguente:

 

"AGLÆ AVE MARIA GRATIA PLENA DNUS TECUM. B. T. IN. M. ET B. F. VE. T. XPS. VINCIT, XPS. REGNAT. XPS. IMPERAT. A. D. MCCXLIV MENTEM STAM SPONTANEAM HONOREM DEO, ET PATRIE LIBERATIONEM. BARTHOLOMEUS PISANUS ME FECIT."

 

 

INDICE

 

 

 

Pisa, secolo XIII.

Figlio di Mastro Bartolommeo.

 

Insieme al padre fuse la Pasquareccia nella torre pendente di Pisa.

Or godo di produrre in luce i seguenti documenti da me fedelmente copiati da' bronzi medesimi in vantaggio dell'arte pisana.

 

Primieramente il campanile dell'antica chiesa di S. Paolo a ripa d'Arno contenente tre grosse campane di un bellissimo suono molto soddisfece al mio desiderio, imperocché nella seconda è scritto a chiare note:

 

"XPS VICIT. XPS. REGNAT. XPS. IMPERAT. BARTH0LOMEVS PISANVS ME FECIT. A. D. MCCXLII. Nella terza: XPS. etc. LVTTERINGVS FILIVS BARTHOLOMEI ME FECIT."

 

Mentr'io mi portai sull'alta torre di S. Francesco di Assisi a riscontrar con piacere i veri caratteri chiaramente impressi nella bella e sonora campana, un religioso di quel Convento mi comunicò la copia dell'iscrizione che leggevasi in altro simil bronzo, che fu distrutto, onde non ometto di riportarla in questo luogo.

 

"A. D. MCCXXXIX. PAPE GREGORIO TEMPUS PERPENDIT NOVI CESARIS AC DIEI TEMPUS PONTIFICI FEDERICI. BARTOLOMEVS PISANUS ME FECIT CVM LOTERINGO FILIO EJUS CVM FIT CAMPANA QUE DICITUR UT ALIANA."

 

Nella quarta campana della pisana torre pendente abbiamo altra opera di Lotteringo pisano, quivi leggendosi

 

"A. D. MCCLXII. LOTTERINGVS DE PISIS ME FECIT. GERARDVS HOSPITALARIVS SOLVIT."

 

L'iscrizione è circoscritta da due fregi ripieni di arabeschi, e sotto di essa sono scompartiti alcuni piccoli rosoni e scudi con l'impronte di un leone alato, di un'aquila, di un cavallo alato e di un Angelo.

Il tutto è bene eseguito nel getto e nel disegno per quel tempo sorprendente. Ma quel che fa meraviglia è una figurina intera di una Madonna Annunziata posta in un atto semplicissimo, vestita di sottili panni e condotta quanto potea far Giotto, che venne al mondo molto dopo. In qualche distanza è l'Angelo d'inferior disegno.

Conciosiaché giudicar si può senz'ombra di partito che queste benché piccole figure, dove l'arte più facilmente comparisce che nelle grandi, confermano quanto dovrò dire ov'io parli di Giunta, cioè che la scuola pisana fu superiore pel tempo e pel valore al primo fiorentino maestro.

Così sta scritto nella campana grossa ch'era nel campanile della chiesa soppressa di S. Marco in Calcesana, e che al presente è in quello di S. Jacopo di Vicarello.

A. D. MCCLXXIIII. MAGR. IOHES. FEC. HOC. OPVS. TRE. PBRI. RVSTICE. TNC. RECTORIS.

 

 

INDICE

 

 

 

Pisa, secolo XIII.

 

Fonditore di Campane.

 

Figlio di Mastro Bartolommeo.

Lavorarò soprattutto in una zona comprendente l' intera Italia centrale e parte di quella meridionale e la loro fama fu tale che, nella seconda metà del XIII secolo, furono chiamati a Roma per eseguire diverse campane.

 

INDICE

 

 

 

Pisa, secolo XIII.

 

Fonditore di Campane.

 

Figlio di Mastro Bartolommeo.

Lavorò soprattutto in una zona comprendente l' intera Italia centrale e parte di quella meridionale e la loro fama fu tale che, nella seconda metà del XIII secolo, furono chiamati a Roma per eseguire diverse campane.

 

Fuse nel 1288 la Quarta Campana della Basilica di S. Pietro a Roma.

 

INDICE

Pisa, secoli XIII-XIV.

 

Figlio di Mastro Andreotto.

I seguenti caratteri io lessi in una campana grossa di S. Matteo:

 

"MENTEM SANTAM SPONTAN. IN ONOREM DIVI PETRI LIBERATORIS MAGISTER JOHANNES ME FECIT. A. D. MCCLXXVIII"

 

INDICE

 

 

Pisa, secoli XIII-XIV.

Figlio di Mastro Loteringio.

 

E poiché nell'altra simile alla suddetta nel getto e in bontà di suono leggesi

 

"MAGISTRO BONAVERE MCCLXXXII.,"

 

fratello del suddetto Giovanni, abbiasi sempre più per indubitato ciò che poc'anzi asserimmo sull'arte di fondere in Pisa.

 

INDICE

 

 

Pisa, secolo XIII.

 

Fonditore di Campane.

 

Figlio di Mastro Guidotto.

 

Lavorò soprattutto in una zona comprendente l' intera Italia centrale e parte di quella meridionale e la loro fama fu tale che, nella seconda metà del XIII secolo, furono chiamati a Roma per eseguire diverse campane.

INDICE

 

 

 



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Bibliografia

Bib-ST-000 - Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni

Bib-ST-437 - Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana di Emanuele Repetti - Università degli Studi di Siena Dip. Archeologia e Storia delle Arti ( http://www.archeogr.unisi.it/ - sito non più attivo nel 2019 )

Nota: La documentazione d'archivio è stata recensita e composta nella seconda metà del XIX secolo, pertanto attualmente alcune di queste campane potrebbero non essere più esistenti.

 

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