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 Progetti di restauro e consolidamento campanili di ing. arch. Michele Cuzzoni

AREA I - ARTE TECNICO-SCIENTIFICA (ATS)

Cap. ATS-Q03 - Restauro campanili di ing. arch. Michele Cuzzoni - Pag. ATS-Q03.06

Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2007 - © Copyright 2007- 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina


 

2007 - Progetto: Campanile del Santuario - Sannazzaro de' Burgondi (PV)

Progetto e direzione lavori: Ing. Arch. Michele Cuzzoni - Sannazzaro de' Burgondi (PV)

 


INDICE:

 

Qui il progetto di restauro delle campane - Parte 01.

 

Qui il progetto di restauro delle campane - Parte 02.

 

 

 

Le prime notizie del Santuario risalgono alla fine del XV secolo, ma occorre giungere alla Visita Pastorale, del giorno 8 maggio 1565 per avere notizie sulla chiesa e sui prodigi operati dalla Madonna. Un testimone dell’epoca riferisce che la fontana miracolosa (presso cui era dipinta l’effigie della B. V. Maria) operava guarigioni e conversioni. 

All’inizio del 1500 esisteva una chiesetta che inglobava il muro di una cappelletta presso cui sorgeva la fontana. Nel 1586 detta chiesa campestre, soggetta alle inondazioni del Po, era ridotta in pessime condizioni poiché il Prevosto di Dorno ne ordinava la demolizione e sostituzione con colonna recante dipinta l’immagine miracolosa (3 agosto 1587).

Il 10 novembre 1596 si iniziò la costruzione della nuova chiesa, completata il 5 maggio 1610, a tre navate e molto ampia, dotata di organo con contro-cantoria. Essa fu affidata ai Frati del Terz’Ordine di S. Francesco che la officiarono fino al 1654; in seguito il Po si avvicinò alla chiesa rendendo cadenti i 6 altari presenti tanto che nel 1683 furono interdetti.

Nel 1706 la chiesa fu abbattuta per conservare almeno la Sacra immagine, provvisoriamente custodita presso la Cappella campestre della B.V. Maria di Loreto.

L’11 giugno 1710 si iniziò la fabbrica della nuova chiesa nella posizione attuale, con l’aiuto economico di tutta la Diocesi di Vigevano. In poco più di due anni la chiesa era completata e l’immagine sacra fu collocata sull’altare maggiore il 12 agosto 1712.

La torre campanaria era già alta 12 metri e vi si trovava alloggiata la campanella del sec. XV proveniente dall’antica chiesa. Nel 1714 il Santuario era solennemente aperto al pubblico culto. Nel 1720 fu ultimata la torre nelle fattezze quasi simili alle attuali, essendo dell’inizio del sec. XX la copertura in cemento sopra l’originaria base di mattoni. 

 

INDICE

 

 

 

La torre campanaria integralmente realizzata in mattoni soffre di diverse patologie legate all’usura del tempo, e all’attacco dei piccioni. In particolare:

1) La scala interna è crollata in più punti e non è possibile raggiungere la cella campanaria.

2) Le buche pontaie (ossia i fori degli antichi ponteggi ancora esistenti) costituiscono il nido dei volatili.

3) La muratura esterna è erosa dai piccioni che beccano la polvere di laterizio.

4) Risultano precariamente collocati vari laterizi che di quando in quando cadono sul sottostante tetto del santuario o della canonica, sollecitati anche dall’azione erosiva dei piccioni.

5) A causa della scala inutilizzabile non è possibile procedere a manutenzione delle campane. In particolare la campana seconda (RE#4), retrostante la facciata, appare inclinata di 5 gradi sul proprio asse. Durante il suono è quella che appare più affaticata nella corsa e si ferma rapidamente con strani rumori. Il campanone (DO#4) di facciata appare danneggiato nella struttura portante a causa del distacco di alcuni ferri.

Il sistema elettrificato di suono (realizzato nel 1998) nella modalità di “sola distesa” (cioè campane a dondolo) è inconcludente in quanto rende impossibile qualsiasi variazione sonora in base alle varie celebrazioni liturgiche.

6) Le decorazioni geometriche dipinte sulla sommità della cella campanaria (prolungamento della guglia ricoperta in calcestruzzo) appaiono sbiadite in parecchi punti. Si presume che la composizione di esse sia realizzata a calce nei colori di base: bianco, rosso mattone, nero.

7) La copertura è realizzata in laterizio ricoperto di calcestruzzo; qua e là si notano tracce di guaina (probabilmente bituminosa); è anch’essa invasa dai piccioni. La croce appare inclinata e poco salda alla base.

 

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In data 23 ottobre 2007 si è effettuato un sopralluogo alla torre campanaria e si è constatato quanto segue:

- la struttura presenta un elevato grado di precarietà a causa di dissesti murari in elevazione;

- sussistono numerose lacune di laterizi nei pilastri della cella campanaria;

- le campane sono seriamente danneggiate nel castello portante, nei meccanismi di trasmissione del movimento e nella struttura intrinseca del bronzo. In particolare:

 

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In corrispondenza dei quattro pilastri angolari a quota 15,15 metri (quarto scompartimento della torre), per un’altezza di circa 5 metri, la muratura si presenta fessurata verticalmente, con taglio del paramento laterizio in corrispondenza della linea mediana del pilastro.

Questo comporta l’espulsione all’esterno di porzioni di  pilastro e la riduzione della sezione portante pari al 25%.

Il pilastro maggiormente danneggiato è quello sud-ovest; esso insiste sulla chiesa e tende ad allargarsi contro la copertura della medesima. Le spaccature presentano andamento marcatamente verticale e sono di ampiezza variabile tra 0,3 ed 1 cm, particolarmente vistose tra quota 15,65 e 16,75 m. Il cinematismo di espulsione risulta tuttora in atto ed interessa in maniera più seria tre pilastri su quattro.

La presenza di parecchie buche pontaie contribuisce a rendere maggiore la parzializzazione della sezione con punte di riduzione di capacità resistente a compressione pari al 40%. Numerosi sono i mattoni erosi dall’inquinamento e dall’azione dei piccioni. I cornicioni sovrastanti e sottostanti si presentano danneggiati in prossimità degli angoli e mancanti di diversi pezzi nelle cornici di livello inferiore.

 

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I pilastri della cella campanaria sono seriamente lesionati a causa della scomparsa di parecchi laterizi, sia per l’azione dei piccioni, sia per lo sgretolamento della malta originale, totalmente incoerente e non in grado di connettere i mattoni. La malta settecentesca è color ocra. All’inizio del XX secolo furono effettuati interventi con una malta cementizia bianco-grigiastra a grana irregolare. Anche questi rappezzi sono in fase di sgretolamento e man mano che l’erosione procede, dai pilastri si staccano interi gruppi di laterizi che precipitano a terra.

La parzializzazione della sezione portante dei pilastri è in media attestata al 30%, mentre nel pilastro nord-ovest si raggiunge il 50%; questo vuol dire che la sezione di muro effettivamente portante è la metà di quella originaria totale.

Tutti i pilastri accolgono da tre a sei incastri del castello delle campane. Il pilastro nord-ovest ne accoglie sei e in particolare i due incastri sorreggenti la campana piccola, poggiano sopra una lacuna di 12 laterizi. L’incastro tende a muoversi durante il suono della campana. 

 

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Campanone - DO4 - 1773

Danni: Bronzo sporco ed ossidato, Isolatore ligneo gravemente lesionato; Tiranti troppo corti; Assenza freno per suono a bicchiere; Bilanciatura errata; Cinghia battaglio eccessivamente allentata; Castello precario e meccanismi da revisionare; Campana fuori asse verticalmente di 8°

Seconda Campana - RE4 - 1776

Danni: Bronzo sporco ed ossidato, Isolatore ligneo gravemente lesionato; Bilanciatura errata; Cinghia battaglio rotta: esso oscilla a destra e sinistra e durante il suono compie un giro ad “8” danneggiando il bordo interno della campana; Castello precario e meccanismi da revisionare; Campana fuori asse verticalmente di 5°

Terza Campana - Fa 4 - (1732)

Danni: Bronzo sporco ed ossidato, Isolatore ligneo lesionato; Assenza freno per suono a bicchiere; Bilanciatura errata; Cinghia battaglio eccessivamente allentata; Castello precario e meccanismi da revisionare; Campana fuori asse verticalmente di 5°. 

 

 

Prova dinamica delle campane con la torre lesionata

 

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 Il progetto redatto a maggio prevedeva:

1) Sostituzione scala con altra in ferro;

2) Otturazione buche pontaie con rete metallica brunita;

3) Sostituzione mattoni erosi con altri coevi e stilatura a calce;

4) Consolidamento laterizi staccati mediante calce;

5) Verifica stato e pulizia campane. Applicazione doppio metodo di suono;

6) Pulizia e ravvivamento decorazioni geometriche in cella campanaria;

7) Rifacimento impermeabilizzazione guglia. 

 

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In seguito al sopralluogo di ottobre, al fine di garantire completamente la sicurezza e la stabilità della torre e delle campane, le lavorazioni aggiunte furono:

1)   Consolidamento statico della muratura verticale fessurata e guglia.

2)   Chiusura buche pontaie nei pilastri portanti.

3)   Cerchiatura della torre con 8 piastre ad L e 24 tiranti complessivi esterni onde evitare il danneggiamento interno della muratura in caso di carotatura della muratura antica.

4) Impermeabilizzazione guglia con malta idrorepellente ed impermeabilizzante color grigio cemento.

5) Restauro e riparazione di tutti i pilastri in cella campanaria; intonacatura e tinteggiatura interna.

6) Sostituzione mattoni ammalorati, pulitura paramento esterno e stilatura dei giunti danneggiati in tutta la torre.

7) Rifacimento castello campane su progetto appositamente realizzato.

8) Restauro campane, ceppi e dispositivi elettro-meccanici di distribuzione del movimento.

9) Nuovo impianto elettrico e luci.

 

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Settimana 15-19 Ottobre

Installazione del ponteggio eretto fin oltre la Croce, ad un’altezza complessiva di m. 34.

  

 

Settimana 22-26 Ottobre 

esecuzione saggi alle malte dei pilastri danneggiati;

otturazione di aperture della muratura;

realizzazione campioni di materiali consolidanti.

 

     

 

Settimana 28-31 Ottobre

consolidamento guglia;

asportazione croce e ringhiere;

pulizia mura torre lato nord.

 

   

 

Settimana 05-09 Novembre 

atterramento campane;

consolidamento guglia e pilastri cella campanaria;

costruzione nuova scala interna della torre

 

  

 

Settimana 12-16 Novembre

restauro campane;

consolidamento e intonacatura pilastri cella campanaria.

 

  

 

Settimana 19-23 Novembre

cuci-scuci mura della torre;

stilatura giunti della torre;

applicazione putrelle volta campane;

prosecuzione nuova scala interna della torre

 

  

 

Settimana 26-30 Novembre 

cuci-scuci mura della torre;

stilatura giunti della torre;

tinteggiatura cella campanaria;

termine scala interna torre.

 

    

 

Settimana 03-07 Dicembre 

applicazione impermeabilizzante e consolidante alla torre;

riposizionamento croce;

costruzione nuovo telaio campane;

applicazione rete antivolatile sulle buche pontaie;

copertura cornicioni ed archi con piombo;

realizzazione nuovo impianto elettrico; posizionamento pianale cella campanaria.

 

 

   

 

Settimana 10-14 Dicembre 

prosecuzione applicazione impermeabilizzante e consolidante alla torre;

alloggiamento campane e installazione dispositivi per il suono;

completamento applicazione rete antivolatile sulle buche pontaie;

completamento nuovo impianto elettrico;

applicazione piastre angolari e tiranti di contenimento della torre;

alloggiamento tastiera per il suono a martello delle campane;

ritocchi cella campanaria.

 

  

 

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Bibliografia

 

Bib-TS-000 - Testo e analisi di Ing. Arch. Michele Cuzzoni

Bib-TS-007 - M. Cuzzoni - Relazione Tecnica del "Progetto di restauro della Torre campanaria e delle campane del Santuario Madonna della Fontana in Sannazzaro de' Burgondi", Sannazzaro de' Burgondi 2007

Bib-TS-008 - M. Cuzzoni, Tesi di Laurea e Progetto esecutivo, Recupero del complesso parrocchiale di s. Antonino Martire in comune di Torrazza Coste, edito in proprio, Sannazzaro de' Burgondi, 2000 / 2002

Bib-TS-068 - Nuovo Colombo, Manuale dell'Ingegnere, Ed. Hoepli, 2002

Bib-TS-445 - Prof. arch. C.R. Romeo, (L') Approccio metodologico al progetto di restauro attraverso l'analisi di tre casi studio, Faenza, 1992

Bib-TS-477 - M. Cuzzoni, Progetto di Restauro del Complesso parrocchiale di Passalacqua in Comune di Tortona (AL), Progetto esecutivo, Edito in proprio, Sannazzaro de' Burgondi, 2003

Bib-TS-478 - M. Cuzzoni, Progetto di Restauro del Campanile di Bettole in Comune di Pozzolo Formigaro (AL), Progetto esecutivo, Edito in proprio, Sannazzaro de' Burgondi, 2004.

 

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